sabato 1 dicembre 2012

Uno sfortunato precursore

Non sempre un'idea, anche se eccellente, viene accettata.

E' questo il caso di Ferdinando Palasciano, chirurgo militare nell'esercito borbonico, nato a Capua nel 1815 e morto a Napoli nel 1891. 



Fu professore ordinario di Clinica Chirurgica presso l'Università di Napoli, poi deputato e successivamente senatore del Parlamento.


Ma noi lo vogliamo ricordare come tenace propugnatore dell'assistenza ai feriti di guerra, senza nulla togliere a Dunant scontato fondatore della Croce Rossa.



Pagò le sue idee con l'arresto di un anno quando, durante l'assedio di Messina del 1848, si rifiutò di obbedire al comando del generale Filangieri che aveva ordinato di non rispiarmare i feriti sul campo.

Seguirono anni di persecuzione ma continuò a perseguire nelle sue idee, rafforzato da ciò che poteva vedere sui campi di battaglia, cercando di ottenere un miglioramento nell'assistenza sanitaria delle truppe; le sue parole rimasero però inascoltate.

I tempi forse non erano ancora maturi per un'idea così nobile !

Quando nel 1864 grazie all'opera di Dunant venne indetta la conferenza di Ginevra per dar vita ad una istituzione permanente, il nostro Palasciano fu del tutto ignorato. A nulla valsero i suoi sforzi tesi a rivendicare quanto da tempo aveva propugnato, ma nonostante ciò mai fece mancare il suo appoggio alla nuova  iniziativa. 

Ricordiamo che fu sua l'idea di estendere la convenzione anche ai feriti in mare, ma quando ciò fu recepito all'interno dei trattati non restò traccia della sua figura.

Ma come tutti gli uomini di grande intelletto ed animo generoso, non inveì, non protestò ma continuò per il resto dei suoi giorni a difendere e a propagandare il principio così tenacemente perseguito.



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