sabato 24 novembre 2012

La pianta di Vallisneri

Antonio Vallisneri nasce il 3 maggio 1661 in provincia di Modena. Intraprende gli studi medici a Bologna sotto la guida di Malpighi e si laurea nel 1685. I suoi studi trattano di Anatomia, Botanica e Storia Naturale.
Viene chiamato nel 1700 presso l'Università di Padova come profesore straordinario di medicina ma ben presto si trova in disaccordo con i colleghi anziani a causa del suo innovativo metodo di insegnamento dell'anatomia. Declina diversi incarichi importanti tra cui quello di Archiatra papale e di titolare della disciplina anatomica a Torino. Muore all'età di 69 anni per una forma atipica di pleurite.

A questo punto ci aspetteremmo che la nostra pianta faccia parte della numerosa famiglia delle piante medicinali, ma così non è. Il botanico Pierantonio Micheli per onorare la figura di Vallisneri dà, ad un genere di piante acquatiche da lui individuate e studiate, il nome di Vallisneria Spiralis e Vallisneria Gigantea.

La pianta la vediamo ritratta su un francobollo della Romania del 1966, facente parte di una serie dedicata alle piante acquatiche.

                                                                       Yvert 2234

Cresce in acque lente e stagnanti; ha foglie nastriformi e minuti fiori. I fiori femminili quando sono pronti per la impollinazione raggiungono la superficie sorretti da un lungo peduncolo e galleggiano finchè non vengono in contatto con quelli maschili. Terminata l'operazione la pianta ritorna sott'acqua.


mercoledì 14 novembre 2012

L'apostolo della patata

Antonio Agostino Parmentier (1737-1813), noto agli chef per la sua "minestra parmentier", può a ben diritto trovar posto all'interno di una tematica medica.
Frequenta da giovinetto, come garzone di bottega, una piccola farmacia del paese natio, Montdidier.
I suoi interessi si concentrano sulla chimica "del quotidiano" e gli varranno in tempi postumi il titolo di "padre della chimica alimentare".




Diciottenne si arruola nell'esercito e viene presto nominato farmacista d'armata; prigioniero in terra tedesca stringe amicizia con un valente chimico e farmacista, tal Meyer.
Ritornato a Parigi, per oltre un decennio conduce approfonditi studi indirizzati alla conoscenza della composizione dei prodotti alimentari, finchè non si imbatte nel famigerato tubero peruviano : la patata.

Parmentier ebbe il grande merito di confutare i pregiudizi del suo tempo in quanto la patata era considerata pianta "maligna" in quanto esotica, buona forse solo per il bestiame.
La Facoltà Medica riconosce la genuinità della "pomme de terre" e fa revocare il decreto che ne proibiva la coltivazione. Nella sua battaglia Parmentier ottiene l'appoggio di un potente e interessato alleato, proprietario di vasti territori coltivati a patate ( nihil sub sole novi ), il ministro delle finanze Turgot, qui ritratto in un francobollo delle Poste Francesi.


Parmentier muore a Parigi di malattia polmonare cronica e chi lo definì  "uomo incomparabile", diede di lui il più efficace giudizio sintetico.

martedì 13 novembre 2012

La terza età



Il termine "terza età" è piuttosto moderno perchè i Greci dell'era classica, in accordo agli elementi, alle qualità e agli umori consideravano la vita dell'uomo divisa in quattro periodi ( infanzia, adolescenza, età adulta, senilità ). Nella sua breve storia postale ( 1920-1939 ) la città libera di Danzica ha emesso nel 1923 due valori ( Scott B4,B5 ) che rappresentano uno dei primi riferimenti filatelici rivolto al problema degli anziani.




L'immagine è quella di un vecchio con bastone, abbastanza familiare all'iconografia di questa età. Tuttavia il francobollo esprime, meglio di tanti altri, il senso di solitudine del vecchio sullo sfondo di una città quasi spettrale.